Addio Gori - con Alessandro Benvenuti
Sabato 24 Novembre 2007 - ore 21,00
Benvenuti srl-Associazione teatrale Pistoiese
Alessandro Benvenuti

Addio Gori

Regia Alessandro Benvenuti
Con Alessandro Benvenuti
Musiche Patrizio Fariselli


Con la sua profonda umanità Benvenuti dispensa gioie e condivide dolori, in uno spettacolo denso di parole e gesti, battute e immagini, intriso di realismo e affollato da sentimenti autentici.
Un moltiplicarsi stupefacente di voci, gesti, espressioni in una tragicomica saga familiare.
Terzo ed ultimo capitolo della trilogia che vede la famiglia Gori al centro dei piccoli grandi eventi del quotidiano; una vera e propria "epopea" familiare i cui primi due capitoli ("Benvenuti in casa Gori" e "Ritorno in casa Gori") sono stati portati con successo sia in palcoscenico che sul grande schermo. In una specie di specchio deformante si riflettono tic e comportamenti di un nucleo familiare di un piccolo paese toscano, riconoscibili e riconducibili al nucleo familiare di qualsiasi paese italiano. Qui vedremo ancor più approfondita la figura di Gino, il capofamiglia sanguigno ed emotivo, sempre pronto a scattare in un attacco di collera, disilluso e spiazzato dai tempi che cambiano, ferito dalla morte della moglie Adele, e sempre più solo.


Una riflessione intorno alla trilogia
Siamo tutti più o meno capaci di registrare l'orrore quotidiano alternando una rissosa arroganza ad un controllo insolenzito, uno sdegno più ottuso che critico. Nei nostri "ragionamenti" è sempre più assente la capacità di compromettersi, di uscire allo scoperto abbandonando la postazione di una volontà fatta quasi solo di parole, una volontà senza passione che ci rende pesantemente impalpabili e quindi ridicoli. Il secolo è iniziato invitandoci ad attraversare un sipario di luce e noi ci siamo persi in una strana tragedia che troppo spesso riguarda gli "altri". Una comoda tragedia che esorcizza le nostre ipocrisie, una sporca tragedia che insegna la più opportunistica legge di sopravvivenza, restare immobili per non essere aggrediti, diventare ombre nell'ombra. Non so quanto una riflessione così dura sia pertinente alle vicende di "Casa Gori". E' sicuramente eccessiva, quasi catastrofica eppure, in qualche modo, ben si addice, trova una sua giustificazione nel rituale rissoso di opportunismi, di inconsapevoli cattiverie, di straziate incomprensioni. Se la famiglia può essere una metafora della società, del mondo, noi cerchiamo di indagarla attraverso un nucleo familiare riconoscibilie nella sua annichilente quotidianità. La "Famiglia Gori" sia nel suo primo "festoso" Natale sia nel secondo "funereo" Ritorno e ancor più in questo “rituale di matrimonio con brivido” che chiuderà la trilogia e ne darà l’addio è sempre impegnata a difendere la propria piccola individualità comunicando il disagio d'esistere con il linguaggio frantumato e bastardo di questi anni. La "Famiglia Gori" è sempre lì ad aspettare che il senso della vita torni ad assomigliare il più possibile al modello stabilito dai comunicati commerciali... una banalità disperata che sembra diventare l'unico odore del branco ...la tragedia continua nonostante il nuovo secolo tragedia a cavallo di due secoli.
Ugo Chiti e Alessandro Benvenuti

Ingresso Intero € 18,00
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